Lago di Mývatn, natura vulcanica e vita unica al mondo

Il lago di Mývatn è uno di quei luoghi che sembrano usciti da un racconto fantastico, dove la natura si esprime in forme e colori che altrove non si vedono. Situato lontano dal mare nel nord dell’Islanda, a circa 83 km da Akureyri, è immerso in un paesaggio che sembra appartenere a un altro pianeta: distese nere di lava, colline modellate da antiche eruzioni e fumarole che liberano nuvole bianche di vapore.
La prima sensazione, arrivando a Mývatn, è quella di trovarsi davanti a un contrasto quasi impossibile: l’acqua calma e limpida che riflette il cielo è incorniciata da un ambiente vulcanico duro e spigoloso. Non c’è il mare all’orizzonte, non ci sono grandi città nelle vicinanze, ma solo ampie pianure laviche, soffioni e le solfatare del Krafla. È una terra di silenzio, interrotto solo dal vento e dal richiamo degli uccelli.
Le origini del lago di MývatnIl nome stesso del lago di Mývatn rivela una delle sue caratteristiche più sorprendenti: “Mývatn” significa infatti “lago degli insetti”. Soprattutto nei mesi estivi, milioni di piccoli insetti riempiono l’aria e formano una parte fondamentale dell’ecosistema. Grazie a loro, numerose specie di uccelli trovano qui un’abbondante fonte di cibo, facendo di Mývatn una delle aree più importanti per il birdwatching in Islanda.
Ma Mývatn non è solo un paradiso per la fauna: è anche una finestra sulla potenza geologica dell’isola. Questo lago, così tranquillo in apparenza, è il risultato di una serie di eventi vulcanici che hanno plasmato la regione nel corso dei secoli.
Visitandolo, si può letteralmente camminare lungo le cicatrici lasciate dal magma, osservare i crateri nati da esplosioni di vapore e salire fino alla caldera del vulcano. Non è un semplice paesaggio: è un museo naturale a cielo aperto, dove ogni dettaglio racconta la storia della Terra.
Il vulcano Krafla e il “Fuoco di Mývatn”Il vulcano Krafla – uno tra i più attivi di tutta l’Islanda – domina l’orizzonte e la storia di questa regione. La sua caldera, di dieci chilometri di diametro, è una delle più imponenti del Paese. Tra il 1724 e il 1729, la zona fu teatro di un fenomeno geologico straordinario, ricordato come il “Fuoco di Mývatn”.
In quegli anni si aprì una frattura lunga oltre 90 chilometri, larga circa dieci e profonda due, dalla quale emersero enormi quantità di lava, trasformando radicalmente il paesaggio.
Queste fratture sono il risultato del movimento divergente di due placche tettoniche: per secoli la crosta terrestre si deforma finché, improvvisamente, si apre, permettendo al magma di risalire. A Mývatn, questa attività ha creato un nuovo altopiano basaltico e spettacolari pseudocrateri, piccoli coni formati dall’esplosione di vapore quando la lava incandescente incontrò l’acqua.
Oggi, un’escursione verso il Krafla permette di vedere da vicino questa geologia viva. La strada sale tra pendii di palagonite, una roccia vulcanica che con il tempo assume sfumature brune e dorate. Lungo il percorso si ammirano i pennacchi bianchi delle fumarole dove il terreno fuma e ribolle, fino ad arrivare alla centrale geotermica di Kröflustöð, che sfrutta undici fumarole per produrre energia pulita.
Il punto più spettacolare è il cratere Viti, “cratere dell’inferno”, formatosi proprio all’inizio del “Fuoco di Mývatn” nel 1724, questa depressione di 320 metri di diametro oggi è riempita da un lago di acqua turchese. Il contrasto tra il colore intenso dell’acqua e la nuda roccia vulcanica circostante è uno degli scorci più fotografati dell’Islanda del Nord.
Le acque speciali del lagoOltre alla sua geologia spettacolare, Mývatn è un laboratorio vivente per gli studiosi di ecologia. Le sue acque sono eutrofiche, cioè ricchissime di nutrienti, con un contenuto di fosfati doppio rispetto alla media mondiale dei laghi. Questa abbondanza favorisce la crescita di alghe in quantità straordinaria, creando un habitat ricco ma anche delicato.
L’eutrofia, infatti, ha un lato oscuro: quando le alghe muoiono e si decompongono, il processo consuma ossigeno, e in alcune aree del lago si formano sacche d’acqua quasi prive di vita. Nonostante questo, Mývatn resta un santuario per la fauna aerea. Gli insetti proliferano grazie all’abbondanza di alghe e detriti organici, diventando cibo per migliaia di uccelli migratori.
Le zone umide intorno al lago sono un mosaico di habitat: paludi, prati, piccoli corsi d’acqua e isolotti ricoperti di vegetazione. Camminare lungo le rive permette di osservare non solo gli uccelli ma anche le formazioni rocciose create dal contatto esplosivo tra lava e acqua. I pseudocrateri di Skútustaðir, ad esempio, sono facilmente raggiungibili e offrono una vista privilegiata sul lago e sul paesaggio circostante.
I bagni naturali di Mývatn: relax geotermico tra i campi di lavaDopo una giornata passata tra escursioni e avvistamenti di fauna, non c’è nulla di meglio che immergersi nelle calde acque geotermali di Mývatn. Questi bagni naturali, spesso descritti come la “Laguna Blu dell’Islanda del Nord”, offrono un’esperienza più autentica, con un’atmosfera tranquilla e prezzi più accessibili rispetto alla famosa sorella del sud.
Le piscine, alimentate da sorgenti calde sotterranee, sono disposte a diverse temperature per soddisfare ogni preferenza. L’acqua, ricca di minerali, ha un colore lattiginoso che contrasta con il nero delle rocce circostanti, creando un effetto visivo affascinante.
L’esperienza inizia seguendo la tradizione islandese: si lasciano le scarpe all’ingresso, si ripongono gli abiti negli spogliatoi, si fa una doccia calda e poi si esce all’aperto, dove il vapore si mescola all’aria fresca del nord.
Il fondo delle vasche può essere leggermente scivoloso, ma una volta immersi ci si dimentica di tutto, godendo di un panorama che alterna campi di lava, colline lontane e il cielo mutevole dell’Islanda che sorveglia altre meraviglie come Reynisdrangar, la spiaggia nera più suggestiva, e Reykjavik, la città più a nord del mondo.
Oltre al relax, i bagni di Mývatn offrono anche un piccolo ristorante e servizi per i visitatori, permettendo di trascorrere qui ore piacevoli tra un’immersione e l’altra. È il perfetto completamento di un viaggio alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti dell’Islanda settentrionale.
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