Cala Sa Figu, dove il mare incontra il silenzio selvaggio

A Cala Sa Figu il silenzio non è assenza di suoni, ma un sottofondo di vento, salsedine e acqua che scivola lenta sugli scogli. Non ci sono chioschi, lettini o voci di sottofondo, ma solo il mare che detta il ritmo e la sensazione di essere finiti in un posto che non ha fretta di farsi scoprire. Ecco dove si trova e tutto ciò che bisogna sapere su Cala Sa Figu.
Dove si trova e come arrivare a Cala Sa FiguLa straordinaria Cala Sa Figu si nasconde lungo la costa sud-orientale della Sardegna, nel territorio di Muravera, tra Feraxi e Capo Ferrato. Qui il turismo è ancora “raro” e si respira un’atmosfera autentica, fatta di mare cristallino e natura selvaggia.
Per arrivarci, il punto di partenza migliore è Muravera, da dove si segue la strada verso Feraxi e poi si prende una sterrata che conduce a un parcheggio rurale. Da questo punto, serve una breve camminata immersa nella macchia mediterranea che porta fino alla cala (attenzione, in piena estate può essere davvero molto caldo), lontano dal caos delle spiagge più famose.
Le caratteristiche di Cala Sa FiguQuando si arriva a Cala Sa Figu è una la sensazione che prevale su tutte le altre: sembra che qui la natura abbia deciso di prendersi una pausa dal caos. La baia si apre tra scogliere di granito levigate dal vento e dal tempo, con sfumature rosa e grigie tipiche dell’isola che donano un fascino rustico e autentico. La sabbia è fine e chiara, ma in certi punti si mescola a ciottoli levigati, perfetti per chi ama la percezione della natura sotto i piedi.
L’acqua è limpida come un cristallo, e cambia colore passando dal turchese chiaro vicino alla riva a un blu profondo appena ci si allontana. Intorno, la macchia mediterranea si spinge fino quasi al bordo dell’acqua, con lentischi, corbezzoli e qualche ginepro che aggiunge profumi intensi e un’atmosfera selvaggia.
Sotto la superficie, i fondali sono un mosaico di rocce dalle mille forme, che ospitano una ricca varietà di pesci e piccoli invertebrati, rendendo Cala Sa Figu un paradiso per chi ama lo snorkeling.
Cosa fare e vedere a Cala Sa Figu
Come si può evincere dalle premesse, a Cala Sa Figu non si viene per la folla o per i divertimenti urlati, ma più che altro per il silenzio e la natura che riempie gli occhi e l’anima. La classica giornata in spiaggia, con il sole che scalda e il mare che culla, è certamente da fare: tuffi, nuotate tra l’acqua straordinaria e qualche ora ad abbronzarsi per bene sulla sabbia.
Ma chi ha voglia di esplorare un po’ di più può infilarsi nelle piccole calette rocciose poco visibili, accessibili solo a nuoto o camminando tra i massi, dove spesso si scoprono piscine naturali e angoli segreti quasi esclusivi dei pescatori locali.
Gli amanti dello snorkeling sono, invece, nel posto giusto: i fondali sono popolati da banchi di pesci colorati, stelle marine e qualche timido polpo che si nasconde tra le rocce. È molto interessante anche fare una passeggiata fino a un piccolo promontorio poco distante, da cui si gode una vista incredibile sull’isola e sul mare aperto.
Una piccola curiosità: Cala Sa Figu è conosciuta anche come “Baia delle Anfore” perché, sotto le sue acque, sono state trovate tante anfore antiche. Questi reperti risalgono probabilmente all’epoca romana (c’è chi sostiene anche fenicia) e raccontano di un tempo in cui la baia era un punto di sosta per le navi che trasportavano vino, olio e altre merci.
Quel nome, quindi, non è solo una peculiarità, ma un piccolo tesoro che collega la bellezza naturale del posto a una storia antica fatta di viaggi e commerci nel Mediterraneo. Non tutti lo sanno, ma è uno dei motivi che rende questo angolo di Sardegna ancora più speciale.
Informazioni utili per la visitaA Cala Sa Figu le cose sono semplici e autentiche. Ciò vuol dire che non ci sono stabilimenti balneari, bar o chioschi, quindi nessuna comodità da spiaggia attrezzata. In pratica, se ci si vogliono trascorrere diverse ore è importante avere con sé tutto ciò che serve, come acqua, cibo e magari un ombrellone per avere anche un po’ di ombra (non dimenticate la crema solare!).
Non ci sono costi d’ingresso né ticket da pagare, ma essendo un luogo naturale e relativamente poco frequentato, la regola principale è il rispetto. Si deve avere cura del silenzio, non lasciare rifiuti, evitare di accendere fuochi o di disturbare la flora e la fauna locali. È un angolo di natura ancora intatto, e sta a chi lo visita mantenerlo così.
Insomma, niente comodità da spiaggia turistica, ma in cambio si gode di una pace e una bellezza che difficilmente si trova altrove (non solo in Sardegna ma in tanti posti del mondo).
siviaggia