La Spagna indaga sulla morte di migliaia di spagnoli nei campi nazisti
Lunedì i procuratori spagnoli hanno dichiarato di aver avviato un'indagine per accertare se la dittatura del generale Francisco Franco abbia collaborato con la Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale, deportando migliaia di spagnoli esiliati in Francia nei campi di sterminio.
Migliaia di spagnoli fuggirono in Francia dopo che i nazionalisti di Franco, sostenuti dai fascisti, rovesciarono la repubblica durante la guerra civile del 1936-1939, per poi ritrovarsi sotto l'occupazione nazista in Francia a partire dal 1940.
L'inchiesta "chiarirà le responsabilità rilevanti e l'esistenza di una possibile strategia comune" tra la dittatura di Franco e la Germania nazista "nella detenzione e nel successivo trasferimento di migliaia di spagnoli esiliati in Francia in diversi campi di sterminio", ha affermato la Procura.
Il campo di Mauthausen in Austria era tra i luoghi in cui gli esuli repubblicani "venivano sottoposti a lavori forzati, torture, sparizioni e omicidi", ha aggiunto la procura.
La sezione dell'ufficio che si occupa di diritti umani e memoria democratica condurrà l'inchiesta sulle 4.435 vittime accertate.
La procura ha affermato che l'indagine coincide con l'80° anniversario della liberazione di Mauthausen ed è stata avviata in conformità con una controversa legge sulla memoria democratica del 2022.
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Il governo di sinistra ha approvato la legge nel tentativo di affrontare l'eredità della guerra civile e di onorare le vittime della violenza e delle persecuzioni sotto Franco, che governò con il pugno di ferro fino alla sua morte nel 1975.
L'opposizione di destra sostiene che la sinistra sta cercando di riaprire le ferite del passato con questa legge e ha promesso di abrogarla se dovesse tornare al potere.
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