Il Commissario Ricciardi 3, tutte le location della fiction Rai con Lino Guanciale

Napoli, dicembre 1933. Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi torna a indagare guidato dal suo infallibile intuito e dal dono che lo distingue da tutti gli altri: la capacità di vedere i fantasmi delle vittime di morte violenta e di ascoltarne l’ultimo pensiero. Su Rai 1 torna il personaggio più amato nato dalla penna di Maurizio de Giovanni, con la terza stagione della serie tv Il Commissario Ricciardi, in onda in quattro prime serate a partire da lunedì 10 novembre.
Il primo episodio della terza stagione, “Per mano mia”, è tratto dal romanzo di Maurizio de Giovanni “Per mano mia. Il Natale del commissario Ricciardi”; il secondo episodio “I vivi e i morti” è tratto da “I vivi e i morti. Un’indagine del commissario Ricciardi”; il terzo, “Il purgatorio dell’angelo” è preso dall’omonimo libro di De Giovanni; la quarta e ultima puntata, “Il pianto dell’alba”, infine, è la trasposizione televisiva di “Il pianto dell’alba. Ultima ombra per il commissario Ricciardi”.
Questa nuova stagione racconta un momento cruciale nella vita di Ricciardi: nonostante il peso del suo “fatto” continui a tormentarlo, nella sua esistenza sembra filtrare finalmente un raggio di luce. Dopo un lungo e silenzioso corteggiamento con la sua vicina Enrica Colombo, il commissario trova il coraggio di presentarsi al padre della donna e di ufficializzare il loro legame.
Cosa succede nella terza stagioneI due iniziano così a frequentarsi, anche se devono affrontare le opposizioni della madre di Enrica. Resta però un segreto inconfessabile: la donna che Ricciardi ama ignora del tutto il suo terribile dono, e il commissario continua a portarne il peso in solitudine. Nel frattempo, il brigadiere Maione è nuovamente travolto dal dolore per la perdita del figlio Luca, un fantasma del passato che non smette di perseguitarlo.
Il dottor Modo, invece, si trova ad aiutare il figlio di Lina, la prostituta amata e tragicamente uccisa dai ragazzi di strada con cui il giovane stesso aveva avuto a che fare. Sul fronte sentimentale, Livia ha intrecciato una relazione con il maggiore Manfred, l’ex corteggiatore di Enrica. Un legame nato dal sacrificio. Continua anche l’intenso rapporto di amicizia tra Ricciardi e la contessa Bianca Palmieri di Roccaspina, che si ritrova nuovamente coinvolta nelle indagini del commissario.
La loro vicinanza costringerà la contessa a una decisione difficile, capace di compromettere per sempre la sua reputazione. Tra i vari casi affrontati in questa stagione, Ricciardi dovrà confrontarsi con un assassino seriale, in un’epoca in cui il concetto stesso di “serial killer” era ancora sconosciuto alla criminologia.
Dove è stata girata“Vediamo la Napoli povera, la stessa delle altre due stagioni, che è stata ricostruita dagli scenografi a Taranto vecchia. Poi c’è la Napoli ricca, ricostruita in città e a Roma. Di Napoli sono stati utilizzati luoghi iconici dell’epoca fascista, come il Palazzo delle Poste o la Casa del Mutilato“, racconta il regista a proposito delle location, rivelando, tra i luoghi più suggestivi in cui ha girato, il Museo Filangieri di Napoli.
L’atmosfera autentica dei vicoli del centro storico di Napoli, che restituisce la vera vita popolare, è stata in parte ricreata nelle stradine e piazze di Taranto vecchia, seguendo la stessa scelta adottata nelle stagioni precedenti. Le riprese nel capoluogo ionico si sono svolte dal 16 marzo al 19 aprile 2024, per un totale di cinque settimane. Successivamente, cast e troupe si sono trasferiti a Roma, dove le riprese sono proseguite fino alla fine di maggio.
Nella Napoli degli anni Trenta, sotto il regime fascista, Ricciardi ricopre il ruolo di commissario alla Regia Questura di Napoli. Nella fiction il suo ingresso avviene attraverso il Palazzo della Prefettura, uno degli edifici più scenografici di Piazza del Plebiscito, dominata a est dal Palazzo Reale e a ovest dalla facciata neoclassica con colonnato della Basilica di San Francesco di Paola. Gli interni della Questura sono stati ricreati nel cortile del Museo di Capodimonte.
Il Palazzo della Prefettura si affaccia anche su Piazza Trieste e Trento, dove al pian terreno si trova il celebre Caffè Gambrinus, storico locale in stile liberty. È proprio qui che Maurizio De Giovanni ha immaginato Ricciardi, trasformandolo nel protagonista dei suoi romanzi. Il commissario trascorre spesso il suo tempo al Gambrinus, incontrando l’amico dottor Bruno Modo e Livia Lucani.
Di fronte si erge il prestigioso Teatro di San Carlo, teatro del delitto di un famoso tenore nella serie. Sulla piazza si affaccia anche la seicentesca Chiesa di San Ferdinando, nota come Chiesa degli Artisti, dove Ricciardi ha colloqui con don Pierino Fava, prete appassionato di opera. Poco distante si distingue anche il Teatro Sannazaro, situato in via Chiaia.
Napoli e Taranto: ricostruire gli anni TrentaAlcune ambientazioni, come i camerini e la sartoria del San Carlo o la via Toledo d’epoca con i negozi dei Colombo, sono state ricostruite nell’ex area NATO di Bagnoli. I vicoli a gradoni del centro storico, apparentemente napoletani, sono in realtà le postierle di Taranto, che collegano la parte alta e bassa della città. Qui sono state girate scene di interni ed esterni, tra cui via Duomo e via Nuova.
A Portici, la Reggia è stata trasformata in un ospedale, mentre l’ex Collegio Landriani ha ospitato altre riprese.
Numerosi palazzi napoletani hanno fatto da scenario: la Pensione Belvedere che è in realtà Villa Volpicelli, edificio seicentesco a Posillipo; Villa Pignatelli; Palazzo Mondo a Capodrise (CE), che nella finzione è la residenza dei duchi Musso di Camparino; la Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova.
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