Ristorante Colvert a Parigi, menù efficiente e cucina creativa

Bistronomia: un neologismo abusato. Cosa resta oggi del "midollo" di questo movimento, lanciato da Yves Camdeborde più di trent'anni fa a La Régalade? Troppo spesso ne vediamo la deriva: drappeggi di un arredamento concettuale, persino pedante, menù imposti, gesti culinari dimostrativi, prezzi elevati... Alcuni locali, tuttavia, ne restituiscono lo spirito autentico: è il caso del Colvert. In questo locale, curato senza perdere l'anima del bistrot di quartiere , l'eleganza è al servizio della convivialità del luogo. Il conto rimane gradevole per Saint-Germain-des-Prés , soprattutto a pranzo con un eccellente menù a 36 €, antipasto, piatto principale, dessert. Il servizio è flessibile ma attento. Ci si sente bene.

Per la cucina, i proprietari, Boris ed Émilie Bazan (Les Becs Parisiens), hanno scelto come successore di Arnaud Baptiste, chef di talento formatosi in particolare con Joël Robuchon e David Bizet, un personaggio molto amato dai media. In arrivo a gennaio, Baptiste Borderie sarà affiancato da Josselin…