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Fuga a Koh Lipe, l’isola dalla sabbia bianca, mare trasparente e zero stress (ci si muove a piedi)

Fuga a Koh Lipe, l’isola dalla sabbia bianca, mare trasparente e zero stress (ci si muove a piedi)

Fuga a Koh Lipe significa silenzio, acqua limpida e spiagge quasi bianche quanto le nuvole che a volte impreziosiscono il cielo. L’isola è piccola ed è quasi completamente fuori dalle rotte più affollate della Thailandia: poche strade, barche lunghe ancorate a riva e ristorantini che funzionano senza fretta.

Il mare resta trasparente per tutto il giorno, anche quando le barche rientrano dalla pesca (certo, bisogna tenere in considerazione pure il meteo!). La sera il cielo si accende e il vento spinge l’odore di salsedine fino alle camere degli hotel fronte spiaggia. Non serve cercare chissà cosa, perché chi arriva trova un posto semplice e autentico.

Koh Lipe non vanta molti chilometri di costa, e questa misura ridotta diventa un vantaggio perché non serve organizzare spostamenti complicati, né affittare scooter: basta muoversi a piedi (o in barca). Quel che è certo, però, è che cambia la luce, il suono del mare e l’atmosfera.

Pattaya Beach

È la spiaggia delle partenze e degli arrivi, con imbarcazioni che tagliano l’acqua, turisti che scendono con la faccia ancora impastata di viaggio e personale degli hotel che trascina valigie sulla sabbia. Poi, una volta sistemato il tutto, torna un ritmo lento. I lettini guardano l’acqua chiara, i ristoranti cucinano pesce alla griglia, e la sabbia è così fine che non graffia neppure i piedi dei bambini. Chi sceglie Pattaya Beach, in genere, non vuole complicazioni: tutto è già lì. Chi la evita, invece, lo fa perché la sera qui si sente la musica dei bar, in quanto è proprio questo il cuore turistico dell'isola.

Sunrise Beach

Come dice il nome, Sunrise Beach, è la spiaggia in cui ci si sveglia. Le strutture sono basse, raccolte e spesso familiari; dal primo mattino l’acqua sembra più luminosa del cielo. Non c’è bisogno di nuotare lontano per vedere pesci: basta restare vicino alla riva e il fondale prende vita. L’aria si muove sempre, quindi il caldo è più sopportabile. A differenza dell'altra, dopo cena si spengono luci e rumori, tanto da essere considerata la spiaggia perfetta per giornate lunghe e tranquille.

Sunset Beach

Sunset Beach si presenta con una curva corta, qualche palma, una preziosa quiete e una bellezza che si nota soprattutto quando cala il sole. Nel tardo pomeriggio c’è chi porta birra e chi un libro, e ognuno trova posto senza disturbare gli altri.

Sanom Beach

Per raggiungere Sanom Beach basta attraversare un ponticello di legno, per poi ritrovarsi in un angolo di Thailandia quasi privato. La sabbia è talmente bianca che in certe ore riflette il sole come una lampada. Il fondale scende piano, utile per chi non ama l’acqua profonda. L’unica debolezza è lo spazio: piccoli gruppi la riempiono in fretta, e chi vuole ombra deve muoversi di continuo.

Karma (Bulow) Beach

Su Karma (Bulow) Beach non c’è nulla da raccontare, ed è proprio questo il punto. Quasi nessun venditore, nessuna musica e nessun orario. Arriva gente con un telo, una bottiglia d’acqua e spesso un libro bagnato di crema solare. Il mare si muove appena e sembra disegnato con una linea netta tra sabbia e orizzonte.

Oltre le spiagge: cosa fare e vedere a Koh Lipe

Il cuore pulsante di Koh Lipe è Walking Street, la via principale dell'isola. Da queste parti le stradine di legno si intrecciano tra ristoranti, piccoli negozi di artigianato e bar che aprono appena il sole illumina l’isola. È il posto giusto per comprare frutta fresca, assaggiare piatti di pesce appena pescato e osservare la vita locale con i giusti tempi.

Per chi ama l’acqua, lo snorkeling è sorprendente anche senza barca: Pattaya, Sunrise e Sunset Beach offrono coralli bassi e pesci colorati a pochi metri dalla riva, mentre chi cerca qualcosa di più remoto può noleggiare una long tail e raggiungere le isole vicine come Koh Adang o Koh Rawi, angoli di paradiso in cui le spiagge restano quasi deserte e il mare è incredibilmente trasparente.

Gli amanti delle camminate leggere possono percorrere il sentiero che collega Pattaya a Sunrise e Sunset, scoprendo territori nascosti da sabbia e scogliere minime, oppure fare brevi trekking all’interno dell’isola per osservare panorami insoliti sulle baie dall’alto. Per chi vuole vivere Kho Lipe dall’acqua, le escursioni in barca includono snorkeling su siti più lontani, pesca notturna o gite al tramonto.

Chi viaggia con un budget limitato può scegliere i ristoranti locali lungo Walking Street, mentre chi cerca relax trova piccoli resort a Sunrise o Sanom Beach, in cui l’atmosfera è più raccolta e il mare sembra sospeso. La sera l’isola cambia volto: luci soffuse lungo le strade di legno, musica lontana dai bar principali e il mare che riflette il cielo.

Come si arriva a Koh Lipe?

Per raggiungere Koh Lipe è prima necessario avvicinarsi alla costa meridionale della Thailandia. Le città più comuni da cui partire sono Hat Yai e Trang, entrambe servite da voli interni e autobus dal resto del Paese. Da lì si prende un minivan o un taxi fino ai porti di Pak Bara o Pak Bara Pier, da cui partono i traghetti per l’isola.

La traversata dura circa un’ora e mezza, con l’acqua che diventa gradualmente sempre più trasparente man mano che ci si avvicina. In alta stagione conviene prenotare i biglietti in anticipo, perché le imbarcazioni si riempiono rapidamente. Alcuni operatori offrono combinazioni minivan più barca in un unico pacchetto, che riducono attese e spostamenti.

L’arrivo a Koh Lipe è una sorpresa: il porto è piccolo, quasi sommerso dall’acqua, e già mentre si scende si percepisce la calma dell’isola, le barche lunghe allineate, le prime spiagge e le palme che si muovono leggere nella brezza.

Quando andare

Koh Lipe resta piacevole quasi tutto l’anno, ma senza dubbio la stagione influenza molto l’esperienza. I mesi migliori vanno da novembre ad aprile, quando il cielo è limpido, il mare trasparente e le piogge rare. Durante questo periodo l’isola si anima di turisti senza diventare caotica, e il vento leggero rende le giornate calde ma sopportabili.

Da maggio a ottobre il monsone porta piogge più frequenti, mare agitato e qualche giorno di tempesta che può costringere a rimanere in villaggio o a spostare escursioni in barca. Anche il tramonto cambia a seconda dei mesi: in alcune giornate l’orizzonte si incendia di colori, mentre in altre la luce è più morbida, perfetta per passeggiare o scattare foto.

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