Little Simz, un artista inclassificabile che sta rivoluzionando i contorni del rap mondiale

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RITRATTO - Simbiatu "Simbi" Abisola Abiola Ajikawo, alias Little Simz, è diventata, nel giro di dieci anni, una delle voci più accattivanti e trasversali del rap mondiale. Una figura emergente che si distingue per la sua scrittura densa e una curiosità musicale senza barriere. Calcherà il palco dello Zénith di Parigi il 30 settembre.
Non etichettatela come una rapper o un'icona generazionale: lei li rifiuta a priori. Il suo credo è la musica, in nome della quale trasporta l'hip-hop in ambiti in cui jazz, soul, afrobeat, pop orchestrale, introspezione letteraria e furia urbana dialogano. Un'artista. Nata a Londra nel 1994, Simbi ha iniziato la sua vita in modo paradossale: è cresciuta in una casa popolare dove sua madre lavorava come famiglia affidataria per bambini svantaggiati, ma nel cuore del quartiere residenziale di Islington, dove hanno vissuto personaggi diversi come Boris Johnson, Tony Blair, Cat Stevens, Kate Winslet ed Emma Watson. Proveniente dalla comunità nigeriana, la terza più grande della Gran Bretagna – dopo quelle di India e Irlanda – Simbi ha beneficiato di un'educazione anglicana che benedice ogni giorno.
Fu alla St Mary's Primary School, che ospitava un centro giovanile incastonato nella chiesa di Upper Street, che scoprì le arti performative.
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