La Spagna vieta la registrazione delle nascite surrogate all'estero
Il governo di sinistra spagnolo ha pubblicato giovedì un decreto che vieta la registrazione delle nascite di bambini nati all'estero da madri surrogate, una pratica vietata nel paese da una legge del 2006.
La direttiva impone alle persone che hanno ottenuto un figlio da una madre surrogata di provare un legame biologico con sé stesse o di adottare formalmente il bambino per registrarne la nascita nel registro civile.
I certificati o gli ordini giudiziari emessi da paesi stranieri "non saranno accettati in nessun caso" dagli ufficiali dello stato civile in tali casi, si legge nel decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale spagnola.
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A dicembre, la Corte Suprema spagnola ha stabilito che gli interessi di un bambino dovrebbero essere determinati dai "valori" spagnoli e non "dagli interessi di coloro che commissionano una gravidanza surrogata".
La maternità surrogata, retribuita o meno, è illegale in Spagna in base a una legge approvata nel 2006; tuttavia, tale legge aveva finora consentito ai cittadini di registrare nascite da madri surrogate all'estero in base a un'ordinanza di un tribunale estero che accreditasse la paternità del bambino.
Una legge successiva, adottata nel febbraio 2024, ha bollato la maternità surrogata come una forma di "violenza contro le donne".
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