Tutto il bello e il vario della Nouvelle-Aquitaine

Enoturismo e gastronomia, ma anche cultura e patrimonio, natura e spiagge mitiche grazie a 750 km di costa di sabbia fine, con porti da Bayonne a La Rochelle, la duna del Pilat che sorveglia il bacino di Arcachon dall’alto dei suoi 110 metri e le isole della Charente. La Nouvelle-Aquitaine, la regione più estesa di Francia con 84.038 kmq, ha talmente tanti spunti di vacanza da offrire all’interno del suo territorio che per proporli al meglio ha dovuto suddividerli in otto grandi marchi. Oltre a Bordeaux, con la sua conosciutissima Cité du Vin che è la quarta destinazione più richiesta in Francia, ci sono infatti altre sette destinazioni da scoprire: Biarritz-Pays Basque, Cognac, Costa atlantica, Limoges, Pyrénées, Valle della Dordogna e Poitiers-Futuroscope-Marais Poitevin. Per un itinerario di 4 o 5 giorni è consigliabile partire da Bordeaux, ben collegata all’Italia con voli da Milano, Firenze, Venezia, Roma, Napoli o in treno passando da Parigi, dalla quale dista un paio d’ore. All’insegna di una mobilità dolce si può fare tappa a Château de Malle per poi proseguire verso la Dordogna e i suoi castelli.

Bordeaux è per molti sinonimo del buon vino. E infatti la città affascina con i suoi vigneti, ma anche con la sua architettura, la gastronomia, uno stile di vita rilassato e improntato all’arte di vivere. Una città che stupisce per il suo eccezionale patrimonio storico-architettonico e sorprende per i suoi contrasti urbani e i paesaggi rigeneranti. Durante tutto l’anno, la città invita i suoi turisti a diventare protagonisti di molteplici esperienze: un picnic sul sentiero della Grande Randonnée, condividere momenti di convivialità in uno dei locali gourmet, scattare la foto ricordo al Miroir d’Eau, la magica e centralissima fontana-specchio d’acqua, incontrare un viticoltore – ci si trova nel cuore del primo vigneto biologico di Francia - salire in cima alla Torre Pey Berland, o esplorare la città in bicicletta. Il vino scandisce la vita della città da secoli, con i grandi mercanti del’700. Ogni giugno ospita Bordeaux Fête le Vin, un evento popolare di festa e di cultura enologica, che offre ai visitatori quattro giorni di degustazioni e incontri con le donne e gli uomini del mondo del vino. Dal 19 al 22 giugno, i visitatori sono invitati a visitare i padiglioni allestiti sulle rive della Garonna per soste di degustazione conviviali e per incontrare i viticoltori e i commercianti che rappresentano le 80 denominazioni di Bordeaux e Nouvelle-Aquitaine. Eventi culturali e musicali, una selezione di ristoranti locali, uno spettacolo notturno di droni e splendidi velieri aperti al pubblico completano l’edizione “millesimata” 2025 della Festa. Per soggiornare in un paio di indirizzi esclusivi è consigliabile fare tappa a Villa Foch, un boutique hotel 5 stelle, o al Mondrian Bordeaux Les Carmes, creato dall’architetto Philippe Starck nel quartiere storico di Chartrons. Per esperienze culinarie uniche, c’è Le Chapon Fin, che quest’anno festeggia 200 anni di attività.

La Cité du vin (Copyright Axelferis)
Con oltre 415.000 visitatori nel 2024, la Cité du Vin è la visita culturale da non perdere a Bordeaux. Un sito culturale unico, accessibile a tutti, che presenta le molteplici sfaccettature del vino e la sua dimensione culturale e universale. Si tratta di una piccola cittadella interamente dedicata al vino, un viaggio nel mondo della vigna e dei vini, dall’antichità ai giorni nostri, per i cinque continenti. Attraverso sei universi suddivisi in 18 moduli, l’esposizione permanente illustra come il vino, patrimonio universale, abbia ispirato i popoli e plasmato la loro vita e il loro territorio per millenni. Distribuite su 3000 m², si trovano esperienze interattive, individuali e collettive, educative, immersive, oniriche e multisensoriali, con una mostra permanente (disponibile in 8 lingue, italiano compreso), uno spettacolare Belvedere che offre una vista totale sulla città e un bicchiere di vino per festeggiare, oltre a laboratori di degustazione che celebrano vigneti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno sono due gli appuntamenti da non perdere: il nuovo percorso sensoriale Via Sensoria (attivo fino al 2 novembre prossimo) per un’esperienza di degustazione unica e sensoriale sul tema delle stagioni e la mostra fotografica (aperta fino al 28 settembre) ad accesso gratuito “In prima linea - Viticoltori di fronte al cambiamento climatico”, dedicata al lavoro del fotografo Michel Joly, fortemente impegnato nella tutela dell’ambiente e in azioni concrete per la sua protezione.
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Château de Malle è una dimora costruita a partire dal XVII secolo da Jacques de Malle che è poi passata in eredità al figlio, Pierre de Malle, consigliere del re Luigi XIV. Qui la nobiltà dei grandi vini si fonde con quella dell’arte e dell’architettura. Il castello sorge al centro di 6,5 ettari di giardini di ispirazione fiorentina, ornati da statue che simboleggiano il lavoro nella vigna e nel vino, grandi personaggi della mitologia e protagonisti della commedia dell’arte. Ma Château de Malle è anche un Grand Cru Classé dal 1855. Il vigneto di Château de Malle è immerso in uno scrigno verde di 50 ettari e gode di un’esposizione ottimale, a cavallo tra due prestigiose denominazioni: Graves e Sauternes. Un imponente vigneto certificato bio, che produce dei grand cru di qualità eccezionale, offrendo una gamma diversificata di vini, tra cui rossi, bianchi, bollicine e Sauternes. Infine, la dimora rappresenta soprattutto una storia di famiglia: ogni generazione ha partecipato alla sua evoluzione. Dalla creazione, quattro secoli di storia familiare continuano a plasmarne l’anima. E l’arrivo di Luc e Clémence Planty nell’aprile 2024 si inserisce in questa continuità. Insieme stanno dando nuovo impulso alla valorizzazione di un grande patrimonio storico e vitivinicolo. Per la prima volta il castello, i giardini e il vigneto vengono aperti al pubblico, offrendo un’esperienza unica alle famiglie, agli amanti della cultura e dei grandi vini.
A metà strada tra Bordeaux e Tolosa, nel dipartimento della Dordogne, si trova il Périgord, un magico angolo di Francia. Qui qualità della vita, gastronomia e patrimonio non sono solo parole: il Périgord Noir ha saputo conservare la sua autenticità e la sua convivialità in una regione ricca di savoir-faire. Circondato da due valli classificate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, il territorio rivela tesori e segreti. La valle della Vézère, ad esempio, è classificata Patrimonio mondiale dell’Umanità per i suoi siti preistorici (143) tra cui la grotta più famosa: Lascaux, celebre in tutto il mondo per le sue pitture rupestri policrome. La Valle della Dordogna e i suoi 1001 castelli rappresentano una location perfetta per le riprese di film e serie storiche ed è classificata come riserva della biosfera per la qualità delle sue acque, della fauna e della flora. Tra le località da visitare si segnala Sarlat, con il suo mercato, famosa per i film che sono stati girati qui e per un ricco patrimonio che la colloca al top fra le città europee. Ma il Périgord è apprezzato anche per la sua gastronomia, i tartufi, il foie gras, le noci, le fragole, e per le sue tradizioni artigianali - qui nasce il coltello Nontron che si ritrova sulle tavole dei più grandi chef francesi – e per le storie legate al vino e alle generazioni di viticoltori impegnati nella regione di Bergerac. La Dordogna offre anche innovative sistemazioni ecosostenibili per un’esperienza di benessere e di rigenerazione slow, in bungalow di lusso con Spa, in grado di unire lusso e natura. Tra gli indirizzi per un soggiorno, c’è l’Hotel de Pavie (5 stelle del circuito Relais & Châteaux) oppure, in mezzo ai vigneti, Châteaux Hotel Grand Barrail (sempre 5 stelle) di Saint-Emilion, o ancora il 4 stelle Le Vieux Logis di Trémolat.
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