Il lago della Sicilia dove sembra di stare su Marte

Non tutti sanno che l’isola di Pantelleria è una vera e propria spa a cielo aperto. La Perla Nera del Mediterraneo, così chiamata per via delle sue origini vulcaniche, è una perfetta destinazione termale. Le terme di Pantelleria sono libere e ce ne sono diverse, tra queste c’è il Bagno dell’Acqua, un laghetto di origine vulcanica anche chiamato Lago di Venere o Specchio di Venere dove un team di ricercatori italiani ha identificato un ambiente naturale con analogie geologiche con il pianeta Marte dove si potrebbero simulare le condizioni della Terra primordiale per scopi scientifici.
Lo Specchio di VenereIl Lago di Venere o Specchio di Venere è un bacino di origine vulcanica che si trova nella zona Nord di Pantelleria, all’interno del Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria. I colori dell’acqua sono incredibili e restituiscono allo sguardo una miriade di sfumature di azzurro che regalano un bellissimo contrasto con la sabbia bianchissima e il verde della macchia mediterranea. Si dice che in questo lago la dea Venere si specchiasse prima di vedere il dio Bacco.
Questo suggestivo laghetto è alimentato da tre sorgenti termali di acqua calda tra i 35 e i 58 gradi, oltre che dalle piogge. Un altro aspetto interessante è che su una sua riva, precisamente quella più a Sud e di origine alluvionale, vi sono fanghi termali e minerali nella cui composizione sono stato individuati sodio, potassio e zolfo. Si dice che abbia alcune proprietà terapeutiche, in particolare nel trattamento di psoriasi e reumatismi.
Il Lago di Venere come Marte: la scopertaCome anticipato, nell’isola siciliana, un team di ricercatori italiani ha identificato un ambiente naturale con analogie geologiche con Marte. Questo ambiente potrebbe dunque simulare anche le condizioni della Terra primordiale. Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences, è frutto della collaborazione nientemeno che tra il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e le Università della Tuscia e la Sapienza di Roma, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
Ricordano Le Scienze che, proprio come scriveva Charles Darwin in una lettera del 1871 al suo amico Joseph Dalton Hooker, la vita potrebbe essere nata in ‘un piccolo stagno caldo’. E oggi, a oltre 150 anni di distanza, quell’ipotesi trova qualche conferma grazie allo studio che il team di esperti ha effettuato sull’isola di Pantelleria, e proprio nelle acque del piccolo lago termale Bagno dell’Acqua o Lago di Venere.
Questo luogo si è rivelato un laboratorio naturale ideale per simulare ambienti simili a quelli che potrebbero essere esistiti miliardi di anni fa sia sulla Terra ma anche su Marte, offrendo maggiori informazioni sui meccanismi universali dell’origine della vita.
“Il lago Bagno dell’Acqua si distingue per la combinazione unica di alta alcalinità, attività idrotermale, diversità mineralogica e attività microbica”, ha spiegato Giovanna Costanzo, biologa molecolare del Cnr, riporta Adnkronos. Utilizzando l’acqua del lago, gli scienziati sono riusciti a sintetizzare molecole di RNA (RiboNucleic Acid, acido ribonucleico, una delle due molecole fondamentali per la vita) a partire da precursori noti.
Questa ricerca ha confermato la possibilità di condurre esperimenti di astrobiologia in un ambiente esterno al laboratorio, sfruttando le proprietà chimiche e fisiche del lago che rispecchiano le condizioni di aree marziane come il cratere Jezero. I risultati ottenuti dal team italiano sono di grande portata. Non solo è stato sintetizzato l’RNA, ma anche tutte le basi azotate presenti sia nel DNA (DeoxyriboNucleic Acid) sia nell’RNA.
Inoltre, come specificato dal chimico organico Raffaele Saladino, “sono stati ottenuti anche componenti del PNA (Acido Peptidico Nucleico), un potenziale precursore degli attuali acidi nucleici”. Questi risultati suggeriscono che l’origine della vita potrebbe aver seguito un percorso chimico comune sia sulla Terra primitiva sia su Marte.
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