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“La mia famiglia e altri animali”. Corfù inaugura il Sentiero di Durrell

“La mia famiglia e altri animali”. Corfù inaugura

il Sentiero di Durrell

Il turismo a Corfù non sarebbe lo stesso senza il romanzo di Gerald Durrell La mia famiglia e altri animali, scritto dal naturalista britannico che visse parte della sua infanzia sull’isola greca, tra il 1935 e il 1939, con la sua famiglia e da cui nacque quel best seller mondiale, divertente e istruttivo allo stesso tempo. Lui e suo fratello maggiore, Lawrence, adorarono immediatamente la pura bellezza del paesaggio di Corfù, allora iovviamente senza turismo di massa, esplorando subito con passione la flora e la fauna ed entrando in contatto con persone e personaggi del posto. Determinanti. Come Spiro Hakiaoupulos, detto anche l’Amerikanos, amico intimo dei Durrell e guida fidata della famiglia (il taxista personale disponibile e accondiscendente, soprattutto, nei confronti della signora Durrell, personaggio chiave della storia), i cui pronipoti oggi, con una prospettiva da insider, propongono l’esperienza turistica e culturale “Il sentiero dei Durrell”, un tour originale per andare alla scoperta dell’isola condividendo storie e luoghi che fanno rivivere la Kerkyra, così si chiama Corfù in lingua greca, delle pagine di My family and other animals pubblicato nel 1956.

Un’intuizione che dalla carta è diventata una realtà ed un’esperienza unica e bellissima per scoprire l’isola greca, famosa oltre che per il mare, per la sua città vecchia, forse uno dei gioielli più preziosi e ben conservati della Grecia moderna, esempio di antica arte bizantina e veneziana col suo alternarsi di intime viuzze ed ampi scorci panoramici sul mare. “Gerry” (così veniva chiamato da tutti il piccolo Gerald) narra in maniera umoristica la vita della famiglia Durrell sull’isola e descrive da “naturalista in fieri” anche la ricca fauna presente. È il primo e più famoso romanzo di Durrell e fa parte della trilogia di Corfù, insieme a L’isola degli animali (titolo originale Birds, Beasts, and Relatives) e Il giardino degli dei (The Garden of the Gods). Libro alla mano, dunque, costume e scarpe da trekking per partire alla scoperta di Corfù ripercorrendo il resoconto autobiografico dei cinque anni che il futuro naturalista Gerald Durrell, 10 anni all’inizio della storia, trascorse sull’isola dello Ionio con la sua famiglia ed altri animali domestici. Come la tartaruga Achille, il piccione Quasimodo, Ulisse l’assiolo (un piccolo rapace notturno), numerosi ragni, Alecko il gabbiano, due cagnolini di nome Pipì e Vomito, la cagna appartenente alla madre, chiamata Dodo, il cucciolo di Dodo e Vomito, e le gazze comuni chiamate Garze.

La commedia umana, infatti, è inframmezzata da descrizioni della vita animale che Gerald osservava nelle sue spedizioni in giro per Corfù e nelle varie abitazioni dove la famiglia visse con quegli animaletti che spesso raccoglieva e teneva in casa.

Panoramic view of parts of Old Town of Corfu as seen from Old Fortress, with Church of Saint Spyridon of Trimythous, Kerkyra, Corfu island, Greece.
Panoramic view of parts of Old Town of Corfu as seen from Old Fortress, with Church of Saint Spyridon of Trimythous, Kerkyra, Corfu island, Greece.

Il libro è diviso in tre sezioni, una per ognuna delle tre ville dove abitarono e dove l’itinerario tematico passa. La famiglia era composta dalla madre vedova e dai suoi figli: Lawrence, 23 anni; Leslie, 18 anni; Margo, 16 anni e, ovviamente Gerald, insieme a Roger, il cane. Erano tutti ferocemente e amorevolmente protetti dal loro amico Spiro, il taxista bisnonno degli organizzatori del nuovo tour, e dal mentore, l’enciclopedico Dottor Stephanides Theodore, che iniziò Gerald alla storia naturale. Altri personaggi molto eccentrici sono gli insegnanti privati di Gerry, gli artisti e i letterati che Lawrence (detto Larry), il primogenito, invitava a rimanere, e i contadini locali che fecero amicizia con la famiglia.

Fra le grandi case dove vissero durante il loro soggiorno a Corfù, bellissima in stile veneziano era la cosiddetta “Villa Daffodil -Yellow” a Kontokali dove vive attualmente una ricca famiglia locale. Ma da una buona distanza l’abitazione è ben visibile esternamente. La villa è alta quattro piani e il perimetro del locale è segnato da un alto muro ed è circondata da una piccola pineta in cui risiedono varie specie di uccelli. Probabilmente era una proprietà di un facoltoso proprietario terriero veneziano che potrebbe aver posseduto vasti appezzamenti di terra intorno a Kontokali in cui sono stati coltivati ulivi (sull’isola si produce un eccellente olio extravergine d’oliva di varietà Lianolia, che significa oliva piccola, estratto a freddo e a cui sono dedicate visite guidate), una delle residenze più belle rimaste.

View to the Spianada square in Corfu during summer, the old fortress is in the background.; Shutterstock ID 1593837340; Numero_d'ordine: -; Azienda: -; Partita_IVA_IT01578251009: -; Rivista/Pubblicazione: -
View to the Spianada square in Corfu during summer, the old fortress is in the background.; Shutterstock ID 1593837340; Numero_d'ordine: -; Azienda: -; Partita_IVA_IT01578251009: -; Rivista/Pubblicazione: -

Sulla pittoresca costa nord-orientale di Corfù, ecco la Casa Bianca di Kalami, l’ex abitazione di Lawrence Durrell, il fratello maggiore di Gerald, e sua moglie Nancy. Qui vissero per tre anni e fu in questo ambiente sereno che Larry scrisse alcune delle sue opere più significative. Dopo una ritemprante pausa caffè ammirando i panorami mozzafiato dello Ionio che lo hanno ispirato, si visita Kanoni, dove si trova uno dei luoghi più emblematici dell’isola: il monastero di Lacherna e l’isola dei Topi (Pontikonisi), vicino al lago della famiglia Halikiopoulos, la cui bellezza naturale di quest’area impressionò particolarmente i Durrell e nel libro se ne parla in più episodi.

Un momento speciale del tour è la visita all’antica casa di Spiro l’Amerikanos, oggi sede dell’agenzia di viaggi della famiglia. Merita soffermarsi ad osservare le fotografie originali degli anni ‘30 che offrono uno sguardo esclusivo sulle esperienze reali dei Durrell sull’isola e sulla loro amicizia di una vita con il leggendario taxista che ha avuto un ruolo cruciale nella loro storia.

2T2YD33 The White House at Kalami Bay on the north east coast of Corfu Greece - formerly the White Villa of Durrell family fame
2T2YD33 The White House at Kalami Bay on the north east coast of Corfu Greece - formerly the White Villa of Durrell family fame

Per concludere il viaggio alla maniera dei Durrell, fra pastitsada (pasta con carne tipica locale) e kumquat (il liquore ricavato dall’omonimo frutto esotico, tipo agrume, che cresce solo sull’isola) ecco la deliziosa Taverna Tripa nel pittoresco villaggio di Kinopiastes. Questa storica sosta, nota per la sua autentica atmosfera greca, era il luogo preferito di Gerald Durrell e del nonno delle guide turistiche, Michael Hakiaoupoulos, dove trascorrevano molte serate e tuttora offre cucina, vino e musica tradizionali grechi.

Uscendo dal sentiero del romanzo l’isola di Corfù, offre tantissime altre situazioni, di terra, di mare, di arte che valgono la passeggiata. Un’esperienza indimenticabile è trascorrere ore nel quartiere della città vecchia più affascinante e antico: il Campiello fatto di strettissimi vicoli (in greco “kantounia”) delimitati da alti edifici acquistando prodotti locali in vecchie cantine, attratti dal suggestivo fascino di un pozzo veneziano, scalinate di pietra, piazzette lastricate e cortili nascosti. Tra Campiello a nord del centro storico e il quartiere Spilia più a sud c’è via Filellinon dove si trova al numero 18 il più vecchio edificio della città, datato 1497. Di particolare si dice che il balcone sia uguale a quello di Giulietta e Romeo.

Camminando su e giù per le vie della Corfù vecchia vi sembrerà di visitare una sorta di museo a cielo aperto, ma ogni tanto lo scorcio blu del mare che appare tra un edificio e l’altro ricorda che la parte vecchia è viva e non qualcosa di artefatto per incantare i turisti Infine, la Spianada di Corfù è una grande area piena di verde che separa la città dalla Fortezza; il suo nome è dovuto dalla completa assenza di edifici. Creata sotto la dominazione veneziana quando furono abbattuti i palazzi ottenendo un’ampia area di fuoco per i cannoni della Vecchia Fortezza e una miglior difesa della città. Oggi una parte della Spianada è stata adibita a parcheggio ed un’altra a parco con alberi, sentieri e panchine, mentre più a nord viene ancora curato il campo da cricket, introdotto dagli inglesi durante il loro periodo di occupazione. Camminando per la Spianada si ammirano statue e busti di personalità corfiote come D. Solomos, N. Mantzaro, N. Theotoki, un monumento che commemora l’Unione delle isole ionie alla Grecia e la Rotunda, creata nel 1816 in memoria dell’inglese Sir Thomas Maitland, primo delegato della corona.

Un ricordo significativo arriva anche dal periodo in cui l’isola subì la dominazione francese: lungo la parte occidentale della Spianada sorge infatti uno degli edifici più affascinanti della città, il Liston progettato dall’ingegnere francese Lesseps che prese a modello la lunga e nota Rue de Rivoli di Parigi: un porticato pieno di ristoranti e caffè, oggi centro della vita sociale per tutti i corfioti.

repubblica

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