Consiglio da insider in Sardegna: scopri il villaggio della street art di San Sperate

Quasi tutti coloro che sono stati in Sardegna conoscono il capoluogo, Cagliari. Ma pochi hanno sentito parlare di San Sperate. Eppure, a soli 20 chilometri a nord-ovest di Cagliari, un borgo davvero speciale attende i visitatori.

La tradizione dei murales è nata come protesta contro le condizioni politiche prevalenti. Oggi, hanno anche scopi estetici.

Fonte: IMAGO/imagebroker

San Sperate è uno dei centri agricoli più importanti della Sardegna. Grazie al suo terreno fertile, è immerso tra aranceti e limoneti, campi di grano, piante di pomodoro e peschi.

Molti murales di San Sperate raffigurano scene quotidiane, in questo caso quelle legate all'agricoltura.

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San Sperate non è grande. Il paese ha meno di 9.000 abitanti. Ma il piccolo centro ha una caratteristica davvero speciale: c'è un enorme dipinto su quasi ogni facciata di casa.

Perché? San Sperate è il paese natale di Pinuccio Sciola. L'artista e scultore italiano è morto nel 2016. Per tutta la sua vita, tuttavia, è stato importante per lui portare l'arte nel "suo" paese.

Lo scultore italiano Pinuccio Sciola ha portato l'arte nella sua città natale. Ha anche inaugurato un giardino sonoro in pietra a San Sperate.

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Tutto ha inizio quando era ancora un ragazzo: nel 1968 Sciola dipinge i primi murales, come vengono anche chiamati i dipinti murali, sui muri delle case di San Sperate.

Alcuni dipinti sono così ingannevolmente reali che bisogna guardarli due volte.

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Gli abitanti seguirono il suo esempio e iniziarono a dipingere anche le loro case. Nel corso degli anni, sempre più artisti internazionali vennero a immortalarsi.

Oggi San Sperate è un grande museo a cielo aperto di street art, con circa 200 murales sulle facciate degli edifici.

Per la gente del posto la street art di San Sperate non ha più niente di speciale: tutto ebbe inizio nel 1968.

Fonte: imago stock&people

A metà luglio San Sperate offre ai visitatori un altro motivo per fermarsi: la grande Sagra delle Pesche, che celebra la raccolta delle pesche.

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giornalista di viaggio